Nel periodo Momoyama ( 1573-1603 ) coesistevano varie tendenze nell’arte:

A) il clan degli artisti KANO

Kanō Sanraku (1559 – 1635)tema :“Susino e fagiano”

esprimevano il gusto dello shogunato, influenzato dal gusto cinese, creavano opere opulenti, vigorose, anche su grandi superfici, nei castelli

B) il clan TOSA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tosa Mitsuyoshi (1539–1613) tema : Gengi Monogatari

 

rappresentava i pittori della Corte Imperiale , custodi della tradizionale pittura Yamato-e

 

C) l`arrivo degli europei diede inizio ad uno stile pittorico chiamato NAMBAN = barbari del sud

Kano Naizen (1570-1616 )

produzione artistica giapponese in stile occidentale.

 

mentre i temi dipinti sui paraventi giapponesi si guardano da destra a sinistra, come si leggeva la scrittura giapponese, i paraventi stile namban si guardano da sinistra a destra, come le attuali scritture occidentali.

 

Interessante ricordare che anche i disegni dei vasi dell’antica Grecia, siccome il greco in quel periodo veniva scritto da destra a sinistra, devono essere guardati pure da destra a sinistra

vaso graco chiamato François (dal nome dell’archeologo che lo ha scoperto)  attualmente nel Museo archeologico di Firenze, datato 550a.C. con raffigurazione di scene mitologiche o decorative, i cui temi sono incentrati sul ciclo narrativo del personaggio di Achille, che devono essere “lette” da destra a sinistra.

 

Gli imperatori Goyozei (1571-1617) e Go-mizunoo (1596-1680), con un ristretto gruppo di amici comprendente anche ricchi mercanti di Kyoto, per tentare d`opporsi allo shogunato (che, dal 1600 in poi, preso il potere, era ancora nel processo di consolidamento) aspiravano a far rivivere i canoni artistici del passato, soprattutto del tardo periodo Heian, riproponendo i temi delle opere letterarie di quel tempo e favorendo la pittura stile Yamato-e.

Ci furono due artisti che ottennero successo presso questo gruppo patrocinante ed essendo entrambi abili non solo nella pittura ma anche nella calligrafia, ceramica, lavorazione degli oggetti laccati o in metallo usati nella Cerimonia del Tè, espressero in tutti questi campi gli ideali sostenuti dai due imperatori .

Essi si chiamavano HON-AMI KOETSU e TAWARAYA SOTATSU.

Mentre i membri sia della scuola Kano che Tosa appartenevano allo stesso clan e il ruolo di caposcuola era ereditario, gli artisti dei tre filoni principali in cui la scuola Rimpa è suddivisa non si conobbero fra loro poiché vissero in epoche differenti, anche se legati dagli stessi ideali d`espressione artistica

A) Scuola di HON-AMI  KOETSU  (1558-1637)) e di TAWARA SOTATSU ( ? – 1643) a Kyoto

 

Essi posero la base teorica e pratica della pittura Rimpa.

All`inizio della loro collaborazione eseguirono delle opere di piccolo formato, d`uso personale, realizzando rotoli e Shikishi (piccoli fogli di non più di 18 cm di lato usati sia da soli o rilegati in piccoli blocchi) apprezzati dai nobili, su cui Sotatsu eseguiva la parte pittorica, con motivi tratti dalla Storia di Ise o dal Romanzo di Genji,  e Koetsu trascriveva versi dalle raccolte poetiche quali il Kokinshu (1205) o da altre fonti del tardo periodo Heian .

Koetsu, esperto ed ammirato calligrafo, era anche esperto della Cerimonia del Tè (fu l`allievo più importante di Furuta Oribe, successore di Sen no Rikyu) per cui produsse opere sia di ceramica che in altro materiale per questa cerimonia.

Egli apparteneva ad un clan che puliva, lucidava e valutava le spade, clan in stretto contatto con la Corte Imperiale.

Sotatsu dipingeva e vendeva ventagli, byobu e fusuma nel suo negozio di Kyoto.

Dopo molti anni di collaborazione, essi si separarono e produssero singolarmente molti capolavori.

Sotatsu ricevette dallo shogun Ieyasu Tokugawa un terreno a nord-est di Kyoto ove si trasferì e assunse una vita semi-religiosa creando una comunità di artisti che producevano vasellame e oggetti laccati.

Altri artisti Rimpa loro contemporanei :

Koho Hon`ami ( 1601-1682 ) , Sosetsu Kitagawa ( ? ), Sosetsu Tawaraya ( ?- 1644)

opere di HON-AMI KOETSU

 

flauto decorato con i cervi sacri del tempio di Kasuga a Nara in madreperla e lacca d`oro

scatola in legno laccato

parte del rotolo delle gru lungo 13 metri, alto 35 cm: disegni di Sotatsu con 36 waka trascritti da Koetsu

Shikishi  :

decorazioni su sfondo d`oro e argento di SOTATSU e calligrafia di KOETSU

 

tazza da tè raku creata da Koetsu, che collaborava con il 2° discendente del clan Raku, Jōkei

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

paravento a due ante del dio del vento e del tuono  di Sotatsu

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

paravento di Sotatsu rappresentante Matsushima, a sei ante, cm 166×370

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

quattro delle sei ante del paravento “ fiori autunnali” di TAWARAYA SOSETSU appartenente a questa scuola