messo in rete l’otto marzo, festa della donna

 

L’istituzione monarchica giapponese è la più antica del globo e si è perpetuata quasi nella sua totalità per linea ereditaria maschile ad eccezione di pochi casi in cui sono divenute Tenno alcune figlie o mogli di Imperatori o donne parenti della Famiglia Imperiale e sempre solo con lo scopo di preservare il trono nella Famiglia, mai per libera scelta. La Famiglia Imperiale non ha cognome e tutti i Tenno sono conosciuti solo con il loro nome postumo, dato loro dopo la morte .
 
I primi 42 Imperatori di cui parla la tradizione risiedevano in altrettante sedi di dimensioni di un villaggio; siccome lo shintoismo considera impuro sia il sangue che la morte, alla morte dell’imperatore il villaggio, diventato impuro, veniva abbandonato .
 
 
 
 

Ci furono 8 Tenno donna :
 
periodi
ASUKA  552-710     cinque imperatrici :     1) SUIKO , 2) KOGYOKU  / SAIMEI
 
 
3) JITO 4) GEMMEI
 
 
NARA 710-794 tre imperatrici :       5) GENSHO 6) KOKEN / SHOTOKU

HEIAN 794-1185
KAMAKURA 1185-1392
MUROMACHI 1392-1568
MOMOYAMA 1568-1600

EDO 1600-1868 due imperatrici :      7) MEISHO 8) GOSAKURAMAKI

Dei 125 TENNO della storia ufficiale , otto furono donne e due di esse lo furono due volte con nomi diversi ; perciò il Giappone ufficiale ebbe per dieci volte delle Imperatrici.

 
 
 
 
 

 

Nella mitologia giapponese si parla di regine-sciamane che detenevano il potere;
ad esempio fu JINGO che guidò la prima invasione della Corea; essa era incinta e per permettere a suo figlio (futuro imperatore OJIN) di nascere in Giappone, la gravidanza durò 14 mesi e si sostiene che egli “guidò” dal grembo materno sua madre nelle battaglie; per tale motivo, alla sua morte, OJIN venne identificato con HACHIMAN, dio della guerra .
 
 
 
 
 
 
 
 
statuetta rappresentante Jingo
Nara, tempio di Hachiman
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Il titolo TENNO ( 天皇 TEN=cielo , 0=sovrano ) è stato coniato da Shotoku Taishi  nella missiva per l`imperatore cinese portata da Ono no Imoko (a cui la tradizione associa la nascita dell’ikebana tramite l’inizio della dinastia degli Ikenobo vedi art. 12°) riferendosi alla 1ª Imperatrice  Suiko (33-esimo Tenno della lista ufficiale, regnò dal 593 al 628), sotto il cui regno si iniziarono le ambasciate con la Cina.
 
 
 

Nel pensiero politico cinese l’Imperatore lo era per Mandato Celeste ossia il suo compito era di assicurare l’armonia fra le forze celesti, quelle naturali e quelle umane; egli poteva effettuare queste mediazioni solo se dotato di virtù.
II Mandato imperiale veniva affidato dal Cielo e dal Cielo poteva venir revocato (e passare ad un’altra dinastia) se egli dava prova di non possedere queste virtù. Per evitare un cambiamento della Famiglia Imperiale (come avvenne in Cina) i nobili giapponesi sostennero che 1’imperatore non lo era per Mandato celeste ma poiché era discendente diretto della Dea Amaterasu.
 
 
 
periodo ASUKA  552-710

1ª donna Tenno: nel 592 UMAKO, capo del clan SOGA , fa assassinare l’Imperatore SUJIN e mette sul trono la nipote SUIKO, vedova di Sujin; è nominato Reggente un altro suo nipote SHOTOKU TAISHI (= Principe Santo), uomo colto e lungimirante  che favorì l’introduzione del buddismo a Corte e che la tradizione associa alla nascita dell’ikebana poiché Taishi fece costruire il Rokkakudo, tempio in cui si ritirò Ono no Imoko come primo abate Ikenobo.

La tradizione della “nascita dell`ikebana” è associata a questi personaggi storici realmente vissuti ma collegati all`ikebana da racconti probabilmente creati dagli Ikenobo quasi mille anni dopo  per ricostruirsi un passato importante e darsi una legittimità, quando questi divennero celebri con Senkei Ikenobo, citato per la prima volta nel 1462 come creatore di un Tatebana in un vaso d`oro .vedi art. 13°, la nascita dell’ikebana secondo le fonti storiche

2ª donna Tenno: alla morte di SUIKO salì al trono l’imperatore JOMEI ma alla morte di questi, nel 641, sempre per problemi politici, sua moglie principessa TAKARA salì al trono quale 35-esimo TENNO col nome di KOGYOKU; essa abdicò dopo 3 anni in favore del figlio Principe NAKA che, per poter governare veramente dietro le quinte, preferì rifiutare il titolo in favore del fratello di Kogyoku, che divenne Imperatore KOTOKU, che divenne il 36-esimo Imperatore della lista ufficiale.


Quest’ultimo mori nove anni dopo e, per la seconda volta, Kogyoku fu elevata 37-esimo Tenno assumendo il nome SAIMEI rimanendo Tenno fino alla morte nel 661.

3ª donna Tenno: nel 690, morto l’Imperatore TEMMU, divenne 41-esimo Tenno sua moglie col nome JITO, conosciuta pure come poetessa, con suoi waka inclusi nel Manyoshu. Essa si ritirò nel 697 per permettere al figlio MOMMU di assumere il trono fino al 707; quando questi morì, avendo suo figlio solo 6 anni, divenne Tenno sua moglie :

4ª donna Tenno col nome GEMMEI, 43-esimo Tenno, per otto anni;
Durante il suo regno la capitale fu trasferita a NARA e fu terminato il KOGIKI (= storia delle cose antiche ) primo libro sulla mitologia shintoista e sulla storia (mitizzata) dell’aristocrazia dello Yamato. Essa abdicò nel 715 in favore della figlia Principessa HIDAKA che divenne
 
 
periodo NARA 710-794
5ª donna Tenno , col nome  GENSHO 44-esima della lista ufficiale dal 715 al 724. Durante il suo regno fu scritto il NIHON SHOKI (= cronache del Giappone) che, come il KOGIKI, ripete (con delle varianti) ed estende la cronologia (mitizzata) della stirpe Yamato .

KOKEN fu la 6ª donna Tenno, la 46-esima della lista ufficiale, dal 749 al 758 .
Abdicò in favore di un suo figlio quando si ammalò gravemente; durante la sua malattia fu curata da un monaco buddista – Dokyo – che la guarì; essa si innamorò del monaco e lo assunse quale consigliere.
Guarita, riuscì a prendere il trono una seconda volta nel 764 assumendo il nome SHOTOKU, 48-esimo Tenno, e istallò a Palazzo il suo amante-monaco (che si comportava come se fosse lui l’Imperatore) nominandolo Capo dei Ministri. Fortuna per la Corte essa morì nel 770 e Dokyo fu subito allontanato. Come conseguenza del comportamento di quest’ultimo Tenno donna, da allora e per più di 800 anni, si evitò di nominarne altre; infatti nessuna donna venne eletta alla funzione di Tenno nei periodi
HEIAN         794-1185
KAMAKURA    1185-1392
MUROMACHI 1392-1568
MOMOYAMA 1568-1600
 
periodo EDO 1600-1868
Solo durante il periodo Edo (1600-1868 ) , nel 1629, fu eletta la 7ª donna Tenno, una bambina, che assunse il nome MEISHO , 109-esima della lista ufficiale.
II secondo Shogun Tokugawa HIDETADA aveva dato in sposa sua figlia Kazuko all’Imperatore Gomizu-noo quale gesto di riconciliazione fra il sempre più potente Shogunato e le decadenti (e senza soldi) Istituzioni Imperiali.
L’ Imperatore, per poter incassare qualche soldo, vendeva dei privilegi ai monaci quali il poter indossare delle vesti di determinati colori riservati alla nobiltà: lo Shogun gli proibì tale pratica ed egli abdicò in favore di sua figlia (e nipote dello Shogun ) Principessa Okiko, di soli 6 anni, per mettere in una situazione imbarazzante lo Shogun che si trovava a dover sottostare (solo in teoria ma le apparenze erano importantissime ) a una bambina e per di più sua nipote. Essa fu Tenno (sotto la reggenza di un Fujiwara) per 14 anni, poi abdicò in favore del fratellastro e si fece monaca

8ª e ultima donna Tenno, la 117-esima della lista ufficiale, salì al trono a 22 anni col nome GO-SAKURAMACHI e mantenne questa carica dal 1762 al 1771.


Essa era la sorella dell’Imperatore Momozono che morì a soli 22 anni lasciando un figlio di soli quattro anni. Essa tenne il trono fino a quando il nipote compì dodici anni e fu nominato Tenno. Di lei si sa poco, solo che era un’ottima calligrafa.

Da allora non ci furono più donne Tenno e la Casa Imperiale stabilì nel 19° sec. che nella Famiglia Imperiale solo il primogenito maschio potesse assumere il ruolo di Tenno, regola che potrebbe essere cambiata avendo l`attuale tenno solo due figlie.